Gli anni sessanta

Dal 1959 diventa presidente il dott. Giovanni Caproni conte di Taliedo, erede dell'omonimo pioniere dell'aeronautica italiana nonché costruttore dei motocicli Capriolo. Lo resterà per diversi anni. Sotto la sua dinamica spinta, sponsorizzata dalla Piaggio, continua l'attività sportiva del club, che, con piloti come Gianni Bertoli, Grasselli, Bergamaschi, Upiglio, Altrocchi e Vailati, nonchè lo stesso presidente Caproni continua a mietere successi.

L'edizione della Befana Benefica di quell'anno è grandiosa: un elicottero atterra sul sagrato del Duomo portando due Vespa e migliaia di milanesi assistono allo splendido spettacolo.

Nel 1965 viene eletto Presidente Franco Opessi, figlio di Pierino. Grasselli vince il Campionato Italiano di Regolarità nel '62 e '63, Bertoli lo imita nel '64 e nel '66, anno in cui vince anche la "1000 Km". Angelo Vailati diventa Campione europeo di gimcana a le Mans nel 1961 e nel 1967 vince la classe scooter fino a 125 del Motogiro d'Italia su Vespa 90 SS.

Nel 1964 il Vespa Club Milano vince il "Trofeo Sportivo" messo in palio dal Vespa Club Italia.

Ma i tempi sono cambiati, le vendite di scooter ristagnano, gli italiani preferiscono la Fiat 500 alla Vespa, e anche i Vespa Club vedono assottigliarsi le file degli iscritti. "Mamma" Piaggio diventa "parsimoniosa" e le attività si riducono di conseguenza. Misera consolazione: l'avversaria di sempre, la Lambretta, sta ancora peggio e per lei comincia quella crisi irreversibile che culminerà con la chiusura delle catene di montaggio nel 1971.

Il Vespa Club Milano però non risente troppo della crisi: se mancano le grandi gare nazionali e internazionali, rimangono decine di gare minori, gimcane, prove di abilità, cacce al tesoro. Insomma, ci si diverte sempre, anche se le ricche sponsorizzazioni della Casa madre sono un lontano ricordo.

Nel 1970 Walter Sabbatini vince l'ultima edizione della "1000 Km". Il Vespa Club Milano arriva così a tre vittorie in questa competizione, più di tutti gli altri club.